La ”manovra salva Italia”, varata con decreto legge 6.12.2011 n. 201, ha reso necessaria una maggiore sollecitudine nel processo di riforma degli ordini professionali. L’art. 33, infatti, ha previsto l’abrogazione automatica delle norme sugli ordinamenti professioni dalla data del 13 agosto 2012. Ciò determinerebbe, qualora il Governo non dovesse adottare i regolamenti governativi previsti per adeguare gli ordinamenti degli Albi professionali ai principi dettati dai decreti legge 138/2011 (cd. Manovra bis) e 98/2011, un vuoto normativo in materia corrispondente a una piena deregulation.
Per quanto concerne le novità in materia di società tra professionisti, l’articolo 10, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (cd. Legge di stabilità), ha previsto la possibilità di costituire società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libero V del codice civile. A partire dal 1 gennaio 2012, dunque, l’esercizio delle professioni risulta ammesso anche attraverso la costituzione di società semplici, di società cooperative, di associazioni professionali, di società in nome collettivo o in accomandita semplice, e infine di società di capitali con soci capitalisti in maggioranza e titolari delle cariche d’amministrazione della società.