La Camera di consiglio in Corte costituzionale fissata per il 12 febbraio 2014 (con relatore il Giudice Napolitano) è slittata a data da destinarsi. La Corte ha deciso di attendere le risposte ai quesiti pregiudiziali proposti alla Corte di giustizia dell’Unione europea dal TAR Lazio che hanno dato luogo all’incardinamento, presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, della cause C-184/13, C-185/13, C186/13, C-187/13.
Queste le questioni pregiudiziali proposte dal TAR Lazio alla Corte di giustizia:
” – Se la tutela della libertà di concorrenza, della libera circolazione delle imprese, della libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi (di cui agli artt. 4 (3) TUE, 101 TFUE, 49, 56 e 96 TFUE) sia compatibile, ed in che misura, con disposizioni nazionali degli Stati membri dell’Unione prescrittive di costi minimi di esercizio nel settore dell’autotrasporto, implicanti fissazione eteronoma di un elemento costitutivo del corrispettivo del servizio e, quindi, del prezzo contrattuale;
– se, ed a quali condizioni, limitazioni dei principi citati siano giustificabili in relazione ad esigenze di salvaguardia dell’interesse pubblico alla sicurezza della circolazione stradale e se, in detta prospettiva funzionale, possa trovare collocazione la fissazione di costi minimi di esercizio secondo quanto previsto dalla disciplina di cui all’art. 83 bis del d.l. n. 112/2008 e successive modificazioni ed integrazioni;
– se la determinazione dei costi minimi di esercizio, nell’ottica menzionata, possa poi essere rimessa ad accordi volontari delle categorie di operatori interessate e, in subordine, ad organismi la cui composizione è caratterizzata da una forte presenza di soggetti rappresentativi degli operatori economici privati di settore, in assenza di criteri predeterminati a livello legislativo.”
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